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Trainer e Tecniche olistiche





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Olismo

Che cosa si intende per olismo?
Facendo ricerche su internet per trovare le parole più giuste per introdurre l'argomento, ho scoperto che dietro questo strano vocabolo c'è un universo di definizioni... e si parte veramente da lontano nel tempo!!!

(Beh, prima di iniziare, devo di certo ringraziare Wikipedia, che fornisce sempre utili spunti di ricerca!!!)

Intanto ho scoperto che è di origine greca, hòlos che significa "totale" o "globale" e, già i greci, profondi e mai banali pensatori e ricercatori, intendevano esprimere, con tale parola, il concetto che ogni sistema composto da più componenti è "la sommatoria funzionale delle parti è sempre maggiore/differente dalla somma delle prestazioni delle parti prese singolarmente".

Secondo la definizione della TRECCANI:

"Tesi secondo cui il tutto è più della somma delle parti di cui è composto. Questo principio generale è stato variamente articolato in diverse discipline... "

Per fare un esempio pratico di struttura olistica possiamo pensare agli organismi biologici viventi: sono "unità-totalità" diversa dall'insieme delle singole parti che li costituisconi.

Nel mondo orientale, le filosofie-teologie indiane e cinesi, con il Taoismo, sono sempre state caratterizzate dal concetto "olistico", già dal VI secolo a.C. circa.
In Occidente pensieri e filosofie analoghi si possono trovare particorarmente in Plotino (Neoplatonismo) intorno al III-VI secolo, anche se poi il dualismo cartesiano influenzò in maniera prevaricante il mondo giudaico-cristiano, fino a ritrovare cenni forti ma isolati, ancora, con Giordano Bruno (Nola, 1548 – Roma, 17 febbraio 1600) e Baruch Spinoza (Amsterdam, 4 novembre 1632 – L'Aia, 21 febbraio 1677).

Non poco costò ai due precursori di tale visione esporre pubblicamente le loro teorie filosofiche, matematiche e religiose: il primo fu arso vivo con "la lingua in giova", il secondo fu accusato di empietà e blesfamia e "maledetto" secondo una antica prassi ebraica.

Il rivoluzionario pensiero di Giordano Bruno, in parte frutto del naturalismo rinascimentale (la Natura come oggetto principale della ricerca filosofica), nacque e si formulò dallo studio e dalla fusione di diverse tradizioni, tra cui il materialismo antico, il copernicanesimo, il lullismo, il neoplatonismo, l'ermetismo, la mnemotecnica, con anche influssi ebraici e cabalistici e tanto altro.
Ruotava intorno a un'unica idea: l'infinito, inteso come l'universo infinito, effetto di un Dio infinito, fatto di mondi infiniti , da amare infinitamente, nel quale tutta la materia è vita e la vita è nella materia infinita.
E anche Dio è dentro la materia, dentro di noi, non esistendo un dentro o un fuori della materia.
Citava la molteplicità dei mondi, il moto della Terra e la non generazione delle sostanze:



 


«... queste non possono essere altro che quel che sono state, né saranno altro che quel che sono, né alla loro grandezza o sostanza s'aggionge mai, o mancarà ponto alcuno, e solamente accade separatione, e congiuntione, o compositione, o divisione, o translatione da questo luogo a quell'altro»;

«... il modo e la causa del moto della terra e della immobilità del firmamento sono da me prodotte con le sue raggioni et autorità e non pregiudicano all'autorità della divina scrittura»;

«...vediamo il sole «nascere e tramontare perché la terra se gira circa il proprio centro».


Giordano Bruno concepisce un'anima della materia, nella quale l'anima del mondo, cioè l'intelletto universale, viene a identificarsi con la sua forma universale, e, siccome tutte le cose sono dotate di anima non hanno imperfezione.
Quindi sosteneva pure che la Terra fosse dotata di un'anima, che le stelle avessero natura angelica, e che l'anima non fosse forma del corpo, ammettendone l'immortalità.

«Il tutto secondo la sostanza è uno».


Tutto ciò non piacque affatto ai contemporanei detentori del sapere religioso... il 17 febbraio 1600 un terrificante rogo lo avrebbe consegnato all'immortalità...

Dopo aver ascoltato la sentenza si rivolse ai giudici:

«Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam»
(«Forse tremate più voi nel pronunciare contro di me questa sentenza che io nell'ascoltarla»).


"Dio è il Tutto" fu la principale asserzione di Baruch Spinoza che gli valse il "cherem" (anatema), l'«herem pronunciato nel modo in cui Giosuè lo pronunciò contro Gerico» da parte della comunità ebraica di Amsterdam il 27 luglio 1656.
L'eresia principale che portò alla scomunica di Spinoza, che considerava "Dio la Natura" (Deus, sive Natura: Dio, ovvero la Natura), era veramente la causa dell'inconciliabilità del suo pensiero con l'ebraismo: inoltre, rifiutava apertamente un Dio-persona come quello biblico.
La Bibbia, per Baruch Spinosa, sarebbe stata fonte di insegnamenti morali, e non della verità assoluta, negava il creazionismo e la libertà di azione del Creatore: l'unica libertà che Dio ha si trova nell'assenza di costrizioni esterne.


Per qualche strano motivo, e direi per noi fortunatamente, le opere dei due "eretici" subirono sorti migliori dei loro autori, e le loro asserzioni sono tuttora a disposizione degli studiosi.

Pensare che quelle "Menti Eccelse", ingiuste vittime di tempi troppo bui, sarebbero andate perfettamente d'accordo con i più moderni studi di fisica quantistica, studi e scoperte che forse proprio grazie al coraggio di questi pionieri del libero pensiero hanno potuto, secoli dopo, avere, finalmente la giusta approvazione e accettazione!

 
 

Tutte le verità passano attraverso tre stadi:
• primo: vengono ridicolizzate;
• secondo: vengono violentemente contestate;
• terzo: vengono accettate dandole come evidenti.

Arthur Schopenhauer


Si potrà parlare di olismo, con il significato più moderno, e senza rischiare la vita, solamente dal XX secolo, e cito almeno un grande Johann Wolfgang von Goethe che, riprendendo il misticismo del tardo-medievale, può essere considerato un pensatore olista, con la "teoria dei colori", per cui la luce bianca, considerata la sommatoria dei colori dell'iride, è un risultato maggiore e diverso delle varie frequenze elettromagnetiche che la compongono.

E così il concetto viene "approfondito" e utilizzato per "approfondire" qualsiasi tipo di ricerca scientifica, biologica, matematica, psicologica, medica, spirituale, filosofica...

Dall'olismo ontologico (l'ontologia è una delle branche fondamentali della filosofia, ed è lo studio dell'essere e delle sue categorie fondamentali) di Arthur Koestler (Budapest, 5 settembre 1905 – Londra, 3 marzo 1983), che teorizza l'esistenza di una vasta gerarchia di sottoinsiemi, detti oloni, che regolano la vita di qualsiasi sistema (ad esempio, quark, protoni, atomi, molecole, organelli, cellule, tessuti, organismi, popolazioni, ecc) al filosofo Ken Wilber (Oklahoma City, 31 gennaio 1949), che sostiene che «...ci sono infinite tartarughe in alto e in basso», intendendo che le gerarchie di sottoinsiemi continuano nell'infinitamente grande e nell'infinitamente piccolo.

Inoltre, un vasto organismo su larga scala, come ad esempio la biosfera, non può essere compreso solo studiandone gli elementi, ma deve essere visto come un'entità a sé e studiato attraverso i differenti livelli gerarchici, considerando le relazioni tra i diversi elementi.

Secondo la teoria dei sistemi, i fenomeni come la vita, la mente e la coscienza sorgono solo all'interno di sistemi.
Questo significa che non possono essere spiegati soltanto dallo studio delle cellule, degli atomi o delle particelle subatomiche, così come il sistema circolatorio non può essere spiegato solo in riferimento alle cellule del sangue o alle cellule muscolari.




 

«Un famoso scienziato tenne una volta una conferenza pubblica su un argomento di astronomia.
Egli parlò di come la Terra orbiti attorno al Sole e di come il Sole, a sua volta, compia un’ampia rivoluzione attorno al centro di un immenso aggregato di stelle noto come la nostra galassia.
Al termine della conferenza, una piccola vecchia signora in fondo alla sala si alzò in piedi e disse:
- “Quel che lei ha raccontato sono tutte frottole. Il mondo, in realtà, è un disco piatto che poggia sul dorso di una gigantesca tartaruga.”
Lo scienziato si lasciò sfuggire un sorriso di superiorità prima di rispondere:
- “E su cosa poggia la tartaruga?”
- “Lei è molto intelligente, giovanotto” disse la vecchia signora.
- “Ma ogni tartaruga poggia su un’altra tartaruga!”»
(Stephen Hawking,
"Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo" (1988).)

Anche nell'ambito medico, psichiatrico e psicologico, i concetti "olistici" possono esser ben applicati per approfondire la conoscenza e migliorare il benessere delle persone.

Già nella filosofia aristotelica veniva considerato il "sano" concetto che mente e corpo sono un tutt'uno.
Per quanto riguarda la medicina i temi principali della medicina olistica presero piede intorno alla fine dell'Ottocento, con pionieri in questo campo come lo psicolanalista Georg Groddeck (1866-1934), il naturopato Edward Bach (1886-1936) e la teologa Mary Baker Eddy (1821-1910).

L'approccio "olistico", quindi, in campo medico diventa un sistema integrativo alla medicina classica, e affronta in maniera globale le varie questioni della salute analizzando e considerando il cosiddetto asse PNEI (psico-neuro-endocrino-immunitario).
Lo scopo non è quello di sopprimere il sintomo, ma di ricercare in esso quel segnale che l'organismo invia per ripristinare l'equilibrio perduto.

A questo punto anche la psichiatria inizia a considerare l'unità psicofisica dell'individuo come caratteristica peculiare di base per l'indagine e la terapia psichiatrica, indagando a fondo sia il rapporto mente-corpo che quello corpo-mente, indagine che viene svolta cho la psichiatria biologica, ad esempio, considerando tutti i disturbi organici come causa di disturbi o malattie mentali (psicosomatica).
Importante è quindi controllare i sintomi senza sopprimerli, ma intervenendo sulle cause psicologiche e insieme sul sistema immunitario, che tanto viene influenzato dagli stati d'animo, cercando di riequilibrare il sistema biochimico e citochimico.

Anche i fondatori della psicologia della Gestalt sostengono, come base del loro filone, che il tutto è diverso dalla somma delle singole parti.
Il già citato Ken Wilber ed i teorici della "Spiral Dynamics" considerano l'olismo come un particolare livello transpersonale dello sviluppo umano, conseguente al livello sistemico o integrale.
Nella teoria della "Spiral Dynamics", l'olismo è il livello più avanzato di sviluppo umano finora documentato.
Ken Wilber vede anche livelli più elevati, verso il misticismo.

Si trovano ormai tantissimi libri che trattano dell'argomento, e tra questi posso senz'altro citare come un caposaldo del movimento olistico il lavoro di Claudia Rainville che va sotto il titolo Metamedicina 2.0, Ogni sintomo è un messaggio. La salute globale, insomma, è sempre più vista no solo come semplice assenza di malattia, ma come il benessere globale di corpo, mente, società e ambiente e anche come un'evoluzione psicofisica..




Naturalmente questo approccio piace moltissimo anche a me e per tanti anni in libreria ho condiviso il desiderio di divulgazione di queste "visioni olistiche" con amici e clienti.

Molte serate di approfondimento, corsi, workshop e altre iniziative culturali sono state organizzate e qui di seguito puoi trovare informazioni sulle principali tecniche che abbiamo approcciato, ma soprattutto gli amici che, grazie alla loro competenza, hanno reso possibili tante bellissime occasioni di crescita.

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